Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Voce principale: Servizi segreti italiani.

Il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (COPASIR) è un organo del Parlamento della Repubblica Italiana che esercita il controllo parlamentare sull'operato dei servizi segreti italiani. Nato nel 2007 in sostituzione del Comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti (COPACO). La sede si trova a Roma, nel Palazzo San Macuto.

Le sue funzioni di vigilanza sono disciplinate dalla legge 3 agosto 2007 n. 124, in particolare dall'articolo 31. Il successivo articolo 32 ne descrive le funzioni consultive.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia dei servizi segreti italiani.

Dalla fine della seconda guerra mondiale, l'intelligence è stata riorganizzata più volte, con l'intento di migliorarne il funzionamento soprattutto in relazione alle garanzie democratiche, ma solo nel 1977 fu istituzionalizzato il controllo parlamentare attraverso un apposito comitato.

Il Comitato rappresenta l'ultimo di una serie di organismi di coordinamento e di controllo degli apparati di intelligence.

Funzioni[modifica | modifica wikitesto]

Il Comitato, in estrema sintesi, ha i seguenti poteri[1]:

Presidenti[modifica | modifica wikitesto]

Presidente Partito Mandato Leg.
Inizio Fine
1 Claudio Scajola
(1948)
Forza Italia 1º agosto 2007 29 aprile 2008 XV
2 Francesco Rutelli
(1954)
Partito Democratico 22 maggio 2008 12 novembre 2009[3] XVI
3 Massimo D'Alema
(1949)
Partito Democratico 26 gennaio 2010[4] 15 marzo 2013
4 Giacomo Stucchi
(1969)
Lega Nord 6 giugno 2013 22 marzo 2018 XVII
5 Lorenzo Guerini
(1966)
Partito Democratico 18 luglio 2018[5] 4 settembre 2019[6] XVIII
6 Raffaele Volpi
(1960)
Lega per Salvini Premier 9 ottobre 2019 20 maggio 2021
7 Adolfo Urso
(1957)
Fratelli d'Italia 9 giugno 2021[7] 12 ottobre 2022
(5) Lorenzo Guerini
(1966)
Partito Democratico 6 dicembre 2022 in carica XIX

Linea temporale[modifica | modifica wikitesto]

Composizione nella XIX legislatura (2022 - in corso)[modifica | modifica wikitesto]

Il Presidente del Comitato viene eletto tra i componenti appartenenti ai gruppi parlamentari dell'opposizione, per precisa disposizione di legge. È composto di cinque deputati e altrettanti senatori, nominati dal Presidente del Senato e dal Presidente della Camera, in modo da rappresentare proporzionalmente le principali forze politiche che li compongono.[8]

Attualmente il Comitato è così composto:

Membro e Gruppo Parlamentare Ruolo Camera d'appartenenza In carica dal
Lorenzo Guerini PD-IDP Presidente Camera dei deputati 21 novembre 2022
Giovanni Donzelli FDI Vicepresidente 21 novembre 2022
Ettore Rosato Az-PER-RE Segretario 21 novembre 2022
Marco Pellegrini M5S Membro 21 novembre 2022
Angelo Rossi FDI 21 novembre 2022
Andrea Augello FDI Senato della Repubblica 17 novembre 2022
Claudio Borghi LSP-Psd'Az 17 novembre 2022
Enrico Borghi IV-C-RE 17 novembre 2022
Licia Ronzulli FIBP-PPE 17 novembre 2022
Roberto Scarpinato M5S 17 novembre 2022

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ cfr. la pagina del sito del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica.
  2. ^ Il segreto di Stato, su sicurezzanazionale.gov.it. URL consultato l'11 giugno 2022 (archiviato il 19 gennaio 2022).
  3. ^ Rutelli lascia la guida del Copasir "Il Pd indichi un nuovo presidente", in La Repubblica, 12 novembre 2009. URL consultato l'11 giugno 2022 (archiviato il 15 giugno 2021).
  4. ^ D'Alema alla guida del Copasir per l'esponente PD voto all'unanimità, in La Repubblica, 26 gennaio 2010. URL consultato il 26 gennaio 2010.
  5. ^ Commissioni di garanzia, alla Vigilanza il forzista Barachini; al Copasir eletto il dem Guerini, in La Repubblica, 18 luglio 2018. URL consultato il 18 luglio 2018.
  6. ^ Si dimette dopo essere stato nominato Ministro della difesa nel Governo Conte II.
  7. ^ Copasir, Urso eletto presidente, in ANSA, 9 giugno 2021. URL consultato il 9 giugno 2021.
  8. ^ Art. 30 legge 3 agosto 2007, n.124.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]