Stazione di Buttafava

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Buttafava
stazione ferroviaria
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàArcore
Coordinate45°37′17.04″N 9°18′04.39″E / 45.6214°N 9.30122°E45.6214; 9.30122
LineeMonza-Molteno
Storia
Stato attualein uso
Attivazione1911
Caratteristiche
Tipofermata in superficie, passante
Binari1
GestoriRete Ferroviaria Italiana

La stazione di Buttafava è una fermata ferroviaria posta sulla linea Monza-Molteno, presso la località Buttafava (Ca' Bianca[1]) nel territorio comunale di Villasanta.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La fermata fu aperta nel 1911, come la totalità della linea; sebbene fortemente decentrata rispetto al paese, venne realizzata al fine di dotare comunque la cittadina di una stazione anche sulla nuova ferrovia Monza-Molteno, pur se più spartana rispetto alla stazione già esistente nel centro della città lungo la ferrovia Milano-Monza-Lecco.

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

La stazione dispone di una struttura principale, risalente al primo decennio del XX secolo, restaurata ma chiusa al pubblico,contenente i locali tecnici e di una secondaria, di più recente costruzione (ex servizi igienici) con accessi murati.

Movimento[modifica | modifica wikitesto]

La fermata è servita dai treni della linea S7 (Milano-Monza-Molteno-Lecco), con frequenza semioraria nelle ore di punta (in direzione Milano la mattina e verso Lecco la sera) ed oraria nel resto della giornata, oltre ad una coppia di treni limitata a Besana nel primo pomeriggio.

Parco di Monza[modifica | modifica wikitesto]

La stazione si trova a circa 1,5 Km dall'ingresso "Porta San Giorgio" del Parco di Monza,[2][3][4] raggiungere il quale a piedi è tuttavia non semplice: per arrivarvi bisognava infatti percorrere un tratto di strada asfaltata, che corre in parte accanto alla base Scout di Villasanta e centro ippico Monzese (CIM) e attraversare il fiume Lambro in località San Giorgio, con uno stretto ponte storico (risalente all'età Napoleonica, con architettura riconducibile a quella degli altri ponti interni al Parco), il quale è adibito sia al traffico automobilistico che ciclopedonale, ma manca di una sede esclusivamente dedicata al transito pedonale, assente anche nei tratti di strada immediatamente precedenti e successivi al ponte, anch'essi di ristretta carreggiata (in tali tratti, compreso il ponte, il traffico dei veicoli è infatti a senso alternato regolato da semaforo).

Note[modifica | modifica wikitesto]

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