Susanna Tamaro

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Susanna Tamaro

Susanna Tamaro (Trieste, 12 dicembre 1957) è una scrittrice italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Susanna Tamaro nasce in una famiglia della borghesia triestina; ha un fratello maggiore, Stefano, e uno minore, Lorenzo. La famiglia della madre era di origine ebraica[1]; è inoltre lontana parente dello scrittore Italo Svevo e bisnipote dello storico Attilio Tamaro[2]. Nel 1976 prende il diploma magistrale e poco dopo vince una borsa di studio per frequentare il Centro sperimentale di cinematografia di Roma, città nella quale si trasferisce. Si diploma in regia col cortometraggio d'animazione L'origine del giorno e della notte, tratto da un mito inca.

L'esordio[modifica | modifica wikitesto]

Nell'estate del 1977 è aiuto regista di Salvatore Samperi che a Trieste sta girando Ernesto, tratto dall'omonimo libro di Umberto Saba.

Gli anni ottanta[modifica | modifica wikitesto]

Negli anni ottanta collabora saltuariamente con la RAI. Non riesce a entrare come regista nella neonata Rai 3 perché il suo diploma del Centro sperimentale non è riconosciuto come laurea. Nel 1981 completa il primo romanzo, Illmitz, edito nel 2014, che malgrado l'apprezzamento di Claudio Magris viene rifiutato dalle case editrici[3]. Nel 1989 partecipa a un'iniziativa della casa editrice Marsilio che vuole lanciare sul mercato una collana di giovani scrittori inediti. Tamaro riesce a esordire nel mondo della letteratura col suo primo romanzo, La testa fra le nuvole. In questo periodo si ammala di bronchite asmatica, aggravata dallo smog e dall'inquinamento di Roma. Si trasferisce perciò in Umbria, nei dintorni di Orvieto, ospite dell'amica Roberta Mazzoni. In seguito acquisterà un casale a Porano, a pochi chilometri di distanza. Nel 1990 esce sempre per Marsilio Per voce sola, in cui narra in cinque racconti la storia di cinque personaggi indifesi e della loro incapacità di ribellarsi agli eventi della vita. Il libro passa completamente inosservato, ma riceve gli elogi pubblici di Federico Fellini e di Alberto Moravia.

Gli anni novanta[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1991 si dedica al romanzo per l'infanzia con Cuore di ciccia, pubblicato dalla Mondadori. Nel 1994, sempre rivolto all'infanzia, pubblica Il Cerchio Magico, favola moderna che educa i bambini a smascherare le astuzie dei potenti con la fantasia e l'amore, la poesia e la dolcezza.

Nel 1994, dopo tre anni di silenzio, pubblica il suo più grande successo, il romanzo epistolare Va' dove ti porta il cuore, edito da Baldini & Castoldi. Accolto con freddezza da una parte della critica letteraria, vende oltre 15 milioni di copie in tutto il mondo[4][5]. Ispirandosi al libro di Tamaro, nel 1996 la regista Cristina Comencini ne trae l'omonimo film, con Virna Lisi e Margherita Buy. Nel 2011, in occasione delle celebrazioni per l'unità d'Italia al Salone del Libro di Torino, Va' dove ti porta il cuore viene inserito fra i 150 «Grandi Libri» che hanno segnato la storia d'Italia[4][5].

Nel 1996 inizia a tenere una rubrica sul settimanale Famiglia Cristiana, nella quale affronta realtà solitamente ignorate dai grandi media. Lascia la rubrica nel 1998, raccogliendone però i numeri più salienti nel libro Cara Mathilda - Non vedo l'ora che l'uomo cammini, edito dalle Edizioni Paoline. Nel 1997 ha esordito come autrice di musica, scrivendo insieme a Ron, per Tosca, il brano Nel respiro più grande[6], presentato al Festival di Sanremo 1997 e giunto in finale. Lo stesso anno pubblica un altro best seller, anche se di respiro minore rispetto al precedente, Anima mundi.

Il 23 settembre del 1998 muore a Roma il padre Giovanni. Inizialmente viene battuta la notizia che sarebbe stato assassinato nel monolocale della scrittrice nel quartiere Gregorio VII. Successivamente sarà accertata la morte per cause naturali dell'uomo[7][8].

Nel 1998 Tamaro scrive il soggetto per la storia a fumetti Paperino e la corsa al best-seller, pubblicata sul periodico Disney Topolino[9].

Gli anni duemila[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2000 firma un contratto con la Rizzoli, alla quale cede in parte i diritti di tutte le sue opere precedenti, tra cui quelli miliardari (in lire) di Va' dove ti porta il cuore. Il 16 ottobre dà vita alla Fondazione Tamaro, che cura diverse iniziative e progetti di solidarietà e volontariato. Nel 2001 pubblica la raccolta Rispondimi, costituita da tre racconti, nel 2002 Più fuoco, più vento, nel 2003 Fuori, un'altra raccolta, stavolta di storie di immigrati tenuti ai margini della società.

Nel 2005 produce e realizza il suo primo film, Nel mio amore, tratto dal suo racconto L'inferno non esiste, edito nella raccolta Rispondimi. Il film esce in DVD. Il 27 settembre del 2006 viene pubblicato Ascolta la mia voce, seguito di Va' dove ti porta il cuore. Il libro è di nuovo un successo internazionale, i suoi diritti sono venduti in più di dodici paesi. Nel libro sono contenute dure prese di posizione contro l'eutanasia, l'aborto e l'ingegneria genetica sugli embrioni, la netta condanna del Sessantotto e delle ideologie che ha portato con sé. Nel 2008 esce il romanzo Luisito. Una storia d'amore.

Gli anni duemiladieci[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2011 pubblica un nuovo romanzo, Per sempre. A gennaio del 2013 esce Ogni angelo è tremendo, pubblicato da Bompiani. Si tratta nel contempo di un'autobiografia e di un romanzo di formazione: infatti, nella protagonista (una bambina che affronta le vicissitudini di un'infanzia difficile) non è difficile riconoscere la stessa Tamaro. Nel marzo del 2013, Susanna Tamaro raccoglie per VandA Editore la sfida di "incrociare gli occhi dell'Agnello", di quel Gesù che è stato "re senza eserciti e senza esecuzioni" e pubblica (ma solo in formato e-book) Via Crucis. Meditazioni e preghiere, dove l'autrice affianca a ogni passo, a ogni singola tappa, una meditazione e un'orazione.

Nei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2014 ha tenuto una rubrica quotidiana su Avvenire dal titolo "Cuore pensante"[10].

Nel settembre 2018 esce Il tuo sguardo illumina il mondo, nel quale l'autrice narra la profonda amicizia che la lega a Pierluigi Cappello, poeta friulano scomparso nel 2017. Nel volume, Tamaro scrive inoltre di essere affetta dalla sindrome di Asperger[11].

Posizioni politiche, religiose e sociali[modifica | modifica wikitesto]

Pur avendo ricevuto all'inizio dei riconoscimenti da parte degli ambienti della sinistra, Susanna Tamaro è divenuta poi oggetto di numerose accuse politiche per via di presunte posizioni anti-comuniste che emergerebbero in Va' dove ti porta il cuore e in Anima mundi, accuse denunciate dal suo editore Alessandro Dalai come una vera e propria campagna di denigrazione[12]. È favorevole alle adozioni per le coppie omosessuali.[13]

In vista delle elezioni politiche del 2008, fu contattata da Giuliano Ferrara affinché si candidasse in Umbria e in Friuli nella sua lista antiabortista "Aborto? No grazie"[14]: Susanna Tamaro ha rifiutato la proposta di entrare in politica, pur esprimendo, con una lettera aperta inviata al quotidiano Il Foglio, sostegno all'azione politica di Ferrara[15].

Ha sottoscritto, insieme ad altri quattrocento intellettuali italiani, il manifesto "Pacato Sì" a sostegno della riforma costituzionale Boschi-Renzi.

È stata spesso molto vicina al mondo cattolico, ha scritto libri di preghiere e ha collaborato con giornali di proprietà della Chiesa o di ordini religiosi. Tuttavia nega di essere cattolica: "Credo in Dio ma non nella ritualità della Chiesa"[16]. Si è definita anche "anticlericale e anarchica".[13]

Ha espresso posizioni animaliste, definendo l'industria alimentare della carne come "il grande crimine di questi tempi"[17]. La scrittrice si batte contro gli allevamenti intensivi e la crudeltà sugli animali. È particolarmente sensibile, inoltre, alle tematiche ambientali (è iscritta a varie associazioni di tutela) ed è naturalista con interessi di botanica ed entomologia[18].

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1988 convive a Porano con la sceneggiatrice e scrittrice di romanzi gialli Roberta Mazzoni[19], ma entrambe, pur ritenendo la loro coppia "una famiglia", hanno smentito che la loro sia una relazione sentimentale o sessuale,[16] chiamandola "un'amicizia amorosa" o un "rapporto non classificabile". Susanna Tamaro si autodefinisce "eterosessuale al 100%" anche se non portata per la vita di coppia e per la maternità[20][21][22][23]. Ha dichiarato anche di volersi unire civilmente con la sua convivente[24]. Settori del movimento LGBT l'hanno accusata per questo di incoerenza e di nascondersi negando l'evidenza[25].

È cintura nera terzo Dan di karate, stile Goju Ryu.

Controversie[modifica | modifica wikitesto]

  • Nel marzo 2001 la scrittrice Vera Ciossani, in arte Ippolita Avalli, denunciò la Tamaro, sua ex amica, per plagio, chiedendo alla magistratura di «inibire l'ulteriore distribuzione o diffusione in Italia e all'estero» di Rispondimi, raccolta di racconti pubblicata dalla Rizzoli nel gennaio dello stesso anno con una tiratura di duecentomila copie: il primo racconto del libro era stato ritenuto dalla Avalli frutto di un plagio del proprio romanzo La Dea dei baci, edito nel 1997.[32]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'Oro ai Benemeriti della Cultura e dell'Arte - nastrino per uniforme ordinaria

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Premio Italo Calvino con La testa fra le nuvole (1989)
  • Premio Elsa Morante con La testa fra le nuvole (1990)
  • Premio Rapallo Carige per la donna scrittrice con Per voce sola (1992)
  • Premio Cento con Il cerchio magico (1995)
  • Dante d'oro di Bocconi d'Inchiostro - Università Bocconi, per l'opera omnia (2013)
  • Premio San Giusto d'Oro con Ogni angelo è tremendo (2013) che dedica a suo padre. La scrittrice confida in merito: Il San Giusto d'Oro non è una lotteria. Non stai lì a concorrere con un libro solo, sperando che la giuria scelga te. No, è un riconoscimento alla carriera, all'opera intera. E riceverlo proprio nella mia città mi dà una grande gioia. Nella mia vita non ho ricevuto molti premi.
  • Premio Strega ragazze e ragazzi con Salta, Bart! (2016)
  • Premio Angelo Narducci (2017)[33][34]
  • Premio Rapallo (2019) - Premio Speciale della Giuria, intitolato ad Anna Maria Ortese, è andato a Susanna Tamaro per il romanzo Il tuo sguardo illumina il mondo (Solferino), giudicato «un libro intenso di esplorazione di interiorità, sentimenti e inquietudini, concepito come un discorso epistolare postumo con il poeta Pierluigi Cappello», morto nel 2017; un «dialogo vibrante, vivo, alla ricerca di un filo comune di collegamento tra le diverse condizioni di fragilità della scrittrice e dell’amico scomparso».

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • La testa fra le nuvole, collana I tascabili Marsilio, 19ª ed., Marsilio, 8 febbraio 1996 [1989], ISBN 9788831763738.
  • Per voce sola, Venezia, Marsilio, 1991.
  • Cuore di ciccia, Milano, Mondadori, 1992. (libro per l'infanzia)
  • Il Cerchio Magico, Milano, Mondadori, 1994. (libro per l'infanzia)
  • Va' dove ti porta il cuore, Roma, Baldini & Castoldi, 1994; successivamente, Bompiani.
  • Chissene.., Viterbo, Stampa alternativa, 1994.
  • Papirofobia, Milano, Mursia, 1994.
  • Anima Mundi, Milano, Rizzoli 1997.
  • Cara Mathilda. Non vedo l'ora che l'uomo cammini, Cinisello Balsamo, San Paolo, 1997.
  • Il respiro quieto. Conversazione con Susanna Tamaro, Roma, Baldini & Castoldi, 1997.
  • Tobia e l'angelo, Milano, Rizzoli, 1998.
  • Verso casa, Milano, Rizzoli, 1999.
  • Rispondimi, Milano, Rizzoli, 2001.
  • Più fuoco più vento, Milano, Rizzoli, 2002.
  • Il Castello dei sogni. Storie che parlano al cuore, (Raccolta Opere), Milano, Mondadori, 2002.
  • Fuori, Milano, Rizzoli, 2003.
  • Ogni parola è un seme, Milano, Rizzoli 2005.
  • Ascolta la mia voce, Milano, Rizzoli 2006.
  • Baita dei pini, Corriere della Sera, Corti di carta, Racconto, 2007.
  • Luisito. Una storia d'amore, Milano, Rizzoli, 2008.
  • Il grande albero, Milano, Salani, 2009[35].
  • Per sempre, Giunti Editore, 2011.
  • L' isola che c'è. Il nostro tempo, l'Italia, i nostri figli, Torino, Lindau, 2011.
  • Ogni angelo è tremendo, Bompiani, 2013.
  • Via Crucis. Meditazioni e preghiere, Bompiani, 2013.
  • Un'infanzia: adattamento teatrale di Adriano Evangelisti, VandA, 2013. (E-book)
  • Sulle orme di San Francesco, VandA, 2014. (E-book)
  • Illmitz, Bompiani, 2014
  • Salta Bart!, Giunti Junior, 2014
  • Un cuore pensante, Bompiani, 2015
  • La tigre e l'acrobata, La nave di Teseo, 2016, ISBN 9788893440622.
  • Il tuo sguardo illumina il mondo, collana Narratori, Solferino, 20 settembre 2018, ISBN 9788828200628.
  • Alzare lo sguardo. Il diritto di crescere, il dovere di educare, collana I Solferini, Solferino, 5 settembre 2019, ISBN 9788828202264.
  • Una grande storia d'amore, Solferino, 17 settembre 2020, ISBN 9788828205036.
  • Invisibile meraviglia, Solferino, 18 novembre 2021, ISBN 9788828207450.
  • La tigre e l'acrobata, Solferino, 24 febbraio 2022, ISBN 9788828207955.
  • I pifferai magici. La spensierata corsa dell'umanità verso l'abisso, Lindau, 24 marzo 2022, ISBN 9788833537399.
  • Tornare umani, Solferino, 18 ottobre 2022, ISBN 978-8828211006
  • Leopoldo e una montagna di libri, Giunti Editore, 16 novembre 2022, ISBN 978-8809951662
  • Tutti abbiamo una stella, Piemme | Collana "Il Battello a vapore", 28 febbraio 2023, ISBN 978-8856690231
  • Un cuore pensante: Diario di un'anima inquieta, Solferino, 16 maggio 2023, ISBN 978-8828211426
  • Il vento soffia dove vuole, Solferino, 6 ottobre 2023, ISBN 9788828212898.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Nel mio amore (2005) tratto dal suo racconto L'inferno non esiste.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ «La famiglia di mia madre, Veneziani, era di origine ebraica». "Tamaro: perché dico no ai falsi valori" sul sito corriere.it
  2. ^ Muore il padre, dramma per la Tamaro, Corriere della Sera, 26 ottobre 1998
  3. ^ Ha faticato a trovare la sua strada..., su susannatamaro.it. URL consultato il 12 agosto 2012.
  4. ^ a b Articolo del Corriere della Sera, 27 aprile 2011
  5. ^ a b Aldo Guagliani, «Un'emozione chiamata libro» la scrittrice Tamaro ad Ostuni, su Puglia - La Gazzetta del Mezzogiorno.it, 23 luglio 2012. URL consultato il 18 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
  6. ^ Nel respiro più grande su italiancharts.com, su italiancharts.com. URL consultato il 5 marzo 2012.
  7. ^ Padre Susanna Tamaro trovato morto in casa scrittrice | Agi Archivio [collegamento interrotto], su archivio.agi.it. URL consultato il 18 settembre 2016.
  8. ^ da La Repubblica Trovato morto il padre di Susanna Tamaro, 25 settembre 1998. URL consultato il 20 novembre 2010.
  9. ^ An index of Italian Disney stories: Topolino 2201-2300 Archiviato il 6 novembre 2010 in Internet Archive.
  10. ^ Un cuore pensante, su avvenire.it. URL consultato il 1º febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2016).
  11. ^ Da "Corriere della Sera / Cultura
  12. ^ dal Corriere della Sera, Susanna? Regalata dall'Ulivo alla destra, 23 maggio 1997 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  13. ^ a b Greta Privitera, «Non chiedeteci di fare coming out», in Vanity Fair, 17 settembre 2016. URL consultato il 18 febbraio 2022.
  14. ^ Ferrara: mi candido con la Lista per la vita E corro anche da solo Corriere della Sera, su corriere.it. URL consultato il 18 settembre 2016.
  15. ^ Il ritorno del maschio - cronaca - Repubblica.it, su repubblica.it. URL consultato il 18 settembre 2016.
  16. ^ a b «Non chiedeteci di fare coming out» - VanityFair.it, su vanityfair.it. URL consultato il 18 settembre 2016.
  17. ^ Intervento tenuto da Susanna Tamaro alla Giornata per la Coscienza degli Animali del 13 maggio 2010, su lacoscienzadeglianimali.it. URL consultato il 27 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 9 settembre 2010).
  18. ^ Intervista a Fabio Fazio in Che tempo che fa del 27 gennaio 2013
  19. ^ http://www.iodonna.it/personaggi/interviste/2014/roberta-mazzoni-attimo-fuggente-39-5023337891.shtml
  20. ^ «Ho un'amicizia d'amore con una donna» - Corriere della Sera, su www.corriere.it. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  21. ^ Susanna Tamaro su gay, lesbiche e Chiesa, su Giornalettismo, 14 novembre 2011. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  22. ^ La Tamaro: «Magari fossi omosessuale», su ilGiornale.it, 27 settembre 2006. URL consultato il 18 febbraio 2024.
  23. ^ Susanna Tamaro vive con una donna, ma non fa sesso, su queerblog.it. URL consultato il 9 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2019).
  24. ^ Susanna Tamaro e le "iatture" di una vita: "Ma quale gay e buonista, sono una tigre feroce", su repubblica.it, 15 settembre 2016. URL consultato il 18 settembre 2016.
  25. ^ Susanna Tamaro: «Non sono gay ma potrei unirmi civilmente con la mia amica», su lezpop.it, 16 settembre 2016. URL consultato il 18 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 18 settembre 2016).
  26. ^ Paolo Di Stefano, Potresti anche dirmi grazie, 2010, p. 162 (archiviato dall'url originale il 27 giugno 2014).
    «Susanna diceva di non leggere i giornali, ma non le sfuggiva nulla di quello che veniva scritto su di lei: insistette perché querelassimo Comix»
  27. ^ Alessandra Arachi, Luttazzi discolpati, hai plagiato la Tamaro, in Corriere della Sera, 11 novembre 1995. URL consultato il 2 febbraio 2011 (archiviato il 12 giugno 2010).
  28. ^ Giulia Borgese, Luttazzi discolpati, hai plagiato la Tamaro, in Corriere della Sera, 11 novembre 1995. URL consultato il 2 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 14 giugno 2010).
  29. ^ Giulia Borgese, Questa non è parodia. Parola di Bellocchio, perito della Tamaro, in Corriere della Sera, 2 dicembre 1995. URL consultato il 2 febbraio 2011 (archiviato il 14 giugno 2010).
  30. ^ Giulia Borgese, Luttazzi Tamaro: parodia non è reato, in Corriere della Sera, 16 novembre 1995. URL consultato il 2 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2014).
  31. ^ "Luttazzi, battute libere", intervista del regista Michele Schiavino [collegamento interrotto], su il Mattino online, 13 marzo 2003.
  32. ^ Tamaro: vince causa, Tribunale Milano respinge accusa plagio, in Adnkronos, 11 giugno 2001. URL consultato il 13 febbraio 2022.
  33. ^ Letteratura. Susanna Tamaro: «Scrivo sapendo che la grande libertà nasce nella fede», su avvenire.it, 4 agosto 2017. URL consultato il 7 maggio 2021.
  34. ^ Redazione, Il premio "Narducci" a Susanna Tamaro, su cittadellaspezia.com, 30 luglio 2017. URL consultato il 7 maggio 2021.
  35. ^ Il "figlio" del grande albero regalato alla Scuola di Sferracavallo

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Fulvio Senardi,Di cuori, nonne e giardini: i percorsi di Susanna Tamaro,in Id., Gli specchi di Narciso, Vecchiarelli, Roma 2002, pp. 125-176, ISBN 88-8247-074-1
  • Davide Torrecchia, Cuore di nuvola. Susanna Tamaro e «Luisito». Dalla cronaca alla fiaba, il rigore della semplicità in una scrittura da sempre nel fuoco della controversia, «Caffè Michelangiolo», Firenze, Pagliai Polistampa-Accademia degli Incamminati, a. XIII, n. 2, maggio-agosto 2008, pp. 28–34.
  • Davide Torrecchia, Una fiaba lunga tre secoli. «Il grande albero» di Susanna Tamaro, «LG Argomenti», Genova, Erga Edizioni, a. XLVI, n. 2, aprile-giugno 2010, pp. 61–63.

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